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Ortodonzia

Sistemare i denti fuori posto dona equilibrio a tutto il corpo

L’ortodonzia è un ramo dell’odontoiatria che studia la posizione dei denti nell’arcata e ne corregge le anomalie. Si serve, per questo, di speciali apparecchiature in grado di guidare il movimento degli elementi dentari e portarli in una posizione fisiologicamente ed esteticamente armoniosa.
L’ortodonzia, in altre parole, rimette ordine nella bocca: allinea i denti, li posiziona correttamente rispetto all’osso su cui sono inseriti, aiuta lo sviluppo e la crescita corretta delle ossa in modo da permettere una corretta chiusura.

invisaling ortodonzia

Perché è importante che la bocca chiuda correttamente?

Avere una bocca con denti allineati e ben orientati è importante per una serie di ragioni, funzionali, anatomiche ed estetiche.

E’ vero che una bocca in ordine funziona meglio?

E’ vero. Una buona occlusione permette di distribuire meglio le pressioni masticatorie sulle articolazioni ed effettuare correttamente i movimenti di apertura e chiusura. Questo aiuta a prevenire l’insorgenza di una serie di patologie note come “Disordini cranio mandibolari” che interessano le articolazioni temporomandibolari (ATM) e le strutture che hanno rapporti anatomici con esse. I sintomi più frequenti di questi disordini sono molteplici:

  • dolore mandibolare;
  • mal di testa (la classica cefalea tensiva).
  • dolore cervicale.
  • affaticamento durante la masticazione o gli sbadigli.
  • dolore al viso.
  • dolore all’orecchio.
  • acufeni (fischi alle orecchie).
  • vertigini.
  • rumori articolari e movimenti mandibolari alterati e limitati.
  • sindrome algico disfunzionale, cioè una serie di contrazioni muscolari che producono mal di testa (ceflea muscolo tensiva), rigidità del collo e della schiena, disturbi della postura e dell’equilibrio.
ortodonzia estetica con brackets in ceramica

E perché i denti storti fanno funzionare male la bocca?

Ci sono alcune ragioni anatomiche per cui è meglio che i denti in bocca siano ben allineati:

  • masticano meglio, con una giusta occlusione c’è un buon contatto tra denti superiori e inferiori, il cibo viene triturato più finemente;
  • guidano il movimento del bolo alimentare durante la masticazione, evitano che la pressione si scarichi sulle gengive, prevengono quindi le irritazioni gengivali (gengiviti) e, alla lunga, le patologie come la parodontopatia e la piorrea che possono portare alla perdita dei denti;
  • sono più facili da pulire, il cibo non si incastra tra i denti ed è più agevole eliminare a fondo i residui con lo spazzolino.

Ma una bocca con i denti allineati e anche più bella?

Certo! un gradevole aspetto delle labbra o del profilo accrescono l’autostima, facilitano la vita di relazione e, in definitiva, migliorano la qualità della vita. Chi riesce a mostrare un bel sorriso smagliante ha più possibilità di successo nel lavoro, nella vita affettiva e nelle relazioni sociali. Il piacere di sorridere da’ pienezza alla nostra vita.

ortodonzia brckets in metallo

A quanti anni si può fare L’ortodonzia?

Un trattamento ortodontico può essere condotto a qualsiasi età. La differenza principale tra i bambini e gli adulti è che i primi hanno ancora margini di crescita e i secondi no. Lo sviluppo di un bambino rende il trattamento ortodontico più favorevole perché è possibile orientare la direzione di accrescimento delle ossa in modo utile. Un adulto che presenta una posizione dell’osso non corretta, essendo la crescita terminata, avrà meno possibilità di cura rispetto ad un bambino. Se però consideriamo solamente i denti, questi possono essere raddrizzati con percentuali di successo simili in un bambino, un adolescente e un adulto.

Quanto tempo dura un trattamento ortodontico?

La durata dell’ortodonzia è molto variabile da un paziente all’altro, anche perché non esistono al mondo due malocclusioni identiche. Ogni caso ortodontico è unico e su quel caso specifico l’ortodontista applica il proprio bagaglio di conoscenze per correggerlo nel minor tempo possibile. Significa anche che neppure l’ortodontista può calcolare con precisione matematica quanto tempo servirà per concludere un trattamento. Si deve anche tenere conto di molte variabili in grado di condizionare la durata del trattamento ortodontico come l’età del paziente, il suo grado di collaborazione, la presenza di altre malattie del cavo orale o sistemiche, la risposta dei tessuti alle forze applicate, il livello di igiene orale, ecc. Quello che si può dire è che nel nostro studio il 90% dei trattamenti ortodontici si è concluso entro i 24 mesi di cura, il 50% circa si è concluso entro i 18 mesi e il 30% entro un anno.

L’ortodonzia provoca dolore?

Il trattamento ortodontico oggi non provoca più dolore come succedeva alcuni decenni fa. Questo perché le tecniche ortodontiche e, in particolare, i materiali utilizzati per gli apparecchi sono molto migliorati rispetto al passato. Oggi gli ortodontisti esperti tendono ad utilizzare forze molto leggere e costanti nel tempo per ottenere il massimo spostamenti dei denti con il minore fastidio. Il disagio più comunemente provato è rappresentato da una sensazione di pressione costante su uno o più denti. Altri leggeri fastidi possono essere generati dalla presenza, all’interno della bocca, di quel corpo estraneo chiamato comunemente apparecchio. A seconda della tipologia, della sua posizione in bocca e del suo ingombro complessivo, il fastidio provato dal paziente è più o meno rlevante.

Ma come si fa una diagnosi corretta e come si pianifica una corretta strategia di trattamento?

Lo studio del piano di cura è la fase più importante dell’ortodonzia. Si può dire che la differenza tra un bravo ortodontista e gli altri la si vede prima che l’apparecchio venga applicato al paziente. I fattori da considerare, infatti sono tanti e in stretta relazione tra loro. Bisogna considerare la forma, il grado di sviluppo e l’architettura delle strutture ossee, le dimensioni e la posizione dei denti, la tensione delle strutture muscolari ed il corretto funzionamento dei movimenti di apertura e chiusura, deglutizione, fonazione e respirazione. Per questo motivo un paziente non dovrebbe pretendere una risposta immediata e definitiva subito dopo la prima visita ma attendere che l’ortodontista abbia il tempo di studiare attentamente i documenti clinici completi come radiografie, modelli in gesso e fotografie del paziente.

Quanto è importante la scelta di un apparecchio rispetto ad un altro?

Esistono diversi tipi di apparecchio: alcuni si assomigliano tra di loro, altri sono completamente diversi. La scelta è un elemento che dipende dalle scelte del paziente e dell’ortodontista.

Quanti tipi di apparecchio esistono?

ortodonzia linguale invisibile

Esistono moltissimi tipi di apparecchio ortodontico. In generale si suddividono in fisse e mobili: i primi vengono fissati dall’ortodontista ad inizio trattamento e smontati alla fine, i secondi possono essere inseriti anche dal paziente e portati solo per alcune ore della giornata.
I sistemi più frequentemente in uso presso il nostro studio sono:

  • l’apparecchiatura fissa vestibolare, costituita da placchette metalliche (brackets), unite da un filo continuo, detto arco, e fissato alle placchette attraverso lagature metalliche o elastiche. Si tratta del sistema più in uso attualmente, è estremamente ben conosciuto, efficace e, in genere, ben tollerato dal paziente.
  • L’apparecchiatura fissa estetica. E’ simile alla precedente ma le placchette, anziché in metallo sono fatte di un materiale (ceramica o resina) che ha lo stesso colore dei denti. Anche gli archi sono bianchi e non color metallo. I vantaggi principali sono di carattere estetico: questa soluzione permette di ottenere un aspetto più gradevole e rendere meno evidente la presenza dell’apparecchio. Gli svantaggi riguardano il funzionamento: le placchette in ceramica sono più delicate di quella metalliche e un po’ più ingombranti. E’ più facile, inoltre, che si possano staccare se si masticano alimenti duri.
  • L’apparecchiatura fissa linguale. Si tratta di una tecnica in cui i brackets metallici vengono fissati sulla superficie interna de denti, e non su quella esterna. Risultano quindi completamente invisibili. Questa tecnica combina l’alto grado di affidabilità della tecnica fissa con un risultato estetico superiore a quello dell’apparecchiatura in ceramica. I vantaggi sono quindi quelli di una tecnica che ottiene il massimo del risultato funzionale ed esteriore, nello stesso tempo. Gli svantaggi sono legati alla applicabilità della apparecchiatura, che non è possibile per tutti i pazienti; i costi sono più alti di circa il 30%; la apparecchiatura linguale è molto più complessa di quella esterna da attivare e modellare. Per questo, solo alcuni ortodontisti molto esperti la impiegano. Il nostro studio, tuttavia, utilizza il sistema linguale da diversi decenni, ha trattato centinaia di pazienti ed è, attualmente, una delle strutture in Sardegna con la casistica più importante in questo settore.
  • Il trattamento con le mascherine trasparenti. Si tratta di un sistema, relativamente recente, impiega una serie di mascherine trasparenti che, portate per l’intera giornata (tranne durante i pasti) guidano i denti verso l’allineamento. I vantaggi sono principalmente estetici: le mascherine sono quasi invisibili, si notano solo da una distanza ravvicinata. Gli svantaggi riguardano i costi, più alti di quelli di una apparecchiatura fissa, e l’efficacia che, in alcune tipologie di trattamento (i casi di forte affollamento) è inferiore a quella di un apparecchio con brackets. Il nostro studio (la dottssa Nonnoi) è abilitato per il trattamento con tecnica “Invisalign”.
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